ZIRUDELA
"IL CIRCOLO DEMOCRATICO FORLIVESE"

DI GIANCARLO GAROIA
Se d’estate si va a Cervia o a Cesenatico,
d’inverno, il cuore di Forlì è il Democratico.
Con la decadenza dei bar di quartiere,
è qui che molti passan le sere.
E’ diventato un riferimento
per tanti soci in ogni momento.

L’entrata è imponente,
lo scalone è gigante,
e, una volta saliti con una certa pigrizia,
ti ritrovi dentro una dimora patrizia.

Altissime volte, saloni affrescati,
indietro di secoli sembra essere tornati,
ma, a dispetto di tanta imponenza,
ti senti a tuo agio senza titubanza.

Ci sono 3 sale per la televisione
dove si consumano tifo e passione:
Bolognesi e Milanisti,
Juventini ed Interisti,
ognuno nella propria sala riservata
dove si soffre vicino ad un altro camerata;
ma appena la tua squadra un goal si fa fare,
gli sfottò degli avversari ti tocca sopportare.

Solo per la cronaca, alla fine di tante storie,
son gli Juventini a contar più vittorie,
ma vengono sempre accusati
di essere con gli arbitri inciuciati.

Annesso alle sale della televisione,
ritroviamo un preziosissimo salone
che, con diversi allestimenti,
è testimone dei più importanti avvenimenti.

Qui si fanno feste di grande tradizione
dove son di scena allegria e confusione!
Si tengono commedie o cabaret,
e tanti balli: svelti o a tet a tet.
Tango, valzer, samba, cha cha cha,
quanti sbattimenti qua e là!
E in fondo a tutto questo parapiglia,
c’è un’atmosfera che è una meraviglia.

Una festa molto attesa è l’Epifania
dove si festeggia un’allegra compagnia;
nel salone c’è una nuova animazione,
sono i bimbi la grande attrazione;
tutti indaffarati con bambole o motori
per la gioia di nonni e genitori.

Anche Bridge e burraco imperano nel salone,
dove regna su tutto l’organizzazione;
questa impone minuti corsari
si gioca, si chiude, si cambia avversari.

La sala del Bar è lì pronta a servirti
dove puoi in ogni momento rinfrancarti
caffè, bibite e gelati,
per rigiocare ancora più gasati.
Non manca certo l’informazione
che puoi consumare in comode poltrone.
Neppure il fumatore viene discriminato,
all’esterno c’è un angolo ben attrezzato.

Si prosegue poi in altre sale
dove il gioco non è casuale.
Ramino, burraco, e anche magione,
ovunque si svolge la tenzone.
Ma quando senti più confusione
è dove si gioca il vecchio maraffone.

Troviamo poi la nuova sala restaurata
che rimane in disparte, un poco più ovattata.
Questa è anche sala ristorante
che diventa sala gioco seduta stante.
E se tua moglie non vuole spentolare
qui trovi sempre un buon piatto da gustare.

IL Circolo ha uno storico Presidente
molto apprezzato dalla gente.
Lui, il Consiglio, la Commissione
programmano tutta la stagione e,
pur nel rispetto della tradizione,
cercano anche la diversificazione.

Quando arriva il sabato sera
e il circolo diventa teatro o balera,
trovi il tuo tavolo numerato
con il tuo nome contrassegnato,
capisci che tutto è stato studiato,
che nulla al caso è stato lasciato.
Se tutto fila che è un piacere,
una lode al consiglio la devi pur fare.

La grande novità sono le donne,
single, sposate, con calzoni o gonne;
loro dalle carte sono ammaliate,
giocano fino a tardi, molto impegnate,
e se oggi l’ambiente ha più vivacità
lo si deve molto alla loro gioiosità.

Certi circoli sono oggi in ristrettezza
I soci calano, c’è meno spensieratezza
Si esce meno , c’è la televisione,
va un po’ scemando la loro funzione.
Ma il Democratico non è in questa situazione
ha ancora un bel zoccolo di frequentazione,
in questo momento, seppur con semplicità,
è una vera stella che brilla in città.

Ma se vogliamo metterci una punta di amarezza,
diciamo che sembra il circolo della 2° giovinezza;
bisognerebbe fare qualcosa di più,
per portare dentro un po’ di gioventù.

Per molti soci è la seconda abitazione,
questo è un luogo di ricreazione
e, allora, perché negarci il gran piacere
di venire al Circolo a bere un bicchiere?

Gennaio 2005